Centring Prayer

CENTRING PRAYER: THE VERY BASICS

La maggior parte delle tradizioni di fede hanno una qualche forma di meditazione o contemplazione. Praticamente tutti i metodi di meditazione hanno l’obiettivo di espandere o approfondire la coscienza del praticante. I dettagli variano. La Società Contemplativa si concentra sulla preghiera di centraggio, un metodo di rinuncia di meditazione, o preghiera contemplativa, che risale ai primi giorni del cristianesimo.

Nel suo libro Centringing Prayer and Inner Awakening*, Cynthia Bourgeault scrive che anche se possiamo forse trovare il modo di fermare il “rumore esterno” è molto più difficile mantenere il “rumore interno”(p.5). Dice che la Preghiera centrata”…. è un metodo molto semplice per riconnetterci con quella naturale attitudine alla vita interiore 6(p. 6) che, nel tempo, di per sé, porta a svuotarsi di sé e a una vita esteriore più unitiva.

COME “FARE” LA PREGHIERA DI CENTRAGGIO:

• Trova uno spazio tranquillo in cui è improbabile che tu sia disturbato.

• Siediti in un modo che ti permette di essere rilassato nel corpo e vigile nella mente. Usa una sedia, un cuscino da meditazione o un tappeto da preghiera, in base alle tue esigenze e preferenze fisiche.

• Chiudi delicatamente gli occhi.

• “Lascia che il tuo cuore si apra verso quell’Origine invisibile ma sempre presente di tutto ciò che esiste” (p. 6)

• Ogni volta che si diventa consapevoli di un pensiero, non importa quale sia la sua natura, lasciarlo andare.

• Usa una “parola sacra”.

Questa è una parola o una breve frase che ti aiuta a lasciare andare i pensieri. È un promemoria della vostra intenzione di rimanere aperti al silenzio. Generalmente parole sacre rientrano in una delle 2 categorie: “Dio” parole/frasi come “Abba”, “Jesu, “Maria”, “Realtà”, “Vieni Signore” o “stato” parole/frasi come “amore”, “pace”, “essere ancora”. Le parole sacre non sono usate come mantra, come nel ripeterle costantemente, ma come promemoria della tua intenzione di rimanere aperta.

• Continuare questa pratica per 20 minuti. Alla fine del tempo alzati e fai i tuoi affari, lasciando la pratica alle spalle, nello stesso modo in cui lasci andare i tuoi pensieri.

• Le persone che stanno appena iniziando, e sono particolarmente irrequiete nella mente e nel corpo, possono trovare più facile iniziare con periodi di preghiera più brevi, forse solo 5 minuti per sedersi per iniziare. Quindi, dopo alcuni giorni, estendere il tempo a 10 minuti e così via fino a quando non si è in grado di sedersi per 20 minuti. Dare la pratica almeno 2 settimane prima di decidere se è giusto per te.

ALCUNI ULTERIORI PENSIERI SULLA PREGHIERA DI CENTRAGGIO

La tua sacra parola: alcune persone provano alcune parole sacre fino a quando non si stabiliscono su una che si sente giusta. Una volta che si avvia un sit utilizzando una parola particolare, continuare ad usarlo durante quel sit. Per quanto possibile, lascia che la tua parola o frase ti trovi. In altre parole, non cercare di controllare questo processo.

Timing sits: imposta un timer vibrante o molto silenzioso di qualche tipo per dirti quando il tuo sit è finito senza sorprenderti. Per quelli con i telefoni intelligenti ci sono alcune buone applicazioni disponibili (ad es. Contemplative Outreach di centraggio preghiera app).

Avvio del sit: assicurati di essere il più confortevole possibile; sedersi in posizione verticale è la cosa migliore, ma se le tue particolari esigenze fisiche richiedono di fare ciò che devi fare per essere confortevole. Chiudi gli occhi. Alcuni praticanti amano prefiggere la loro sessione di preghiera centrante con una brevissima invocazione, canto o preghiera che ricorda loro la loro intenzione di essere pienamente aperti e presenti al Divino. Ad alcuni piace fare 2-3 respiri profondi. Tieni presente che Centrare la preghiera non significa mai cercare deliberatamente di cambiare o controllare il tuo corpo o la tua mente.

Sensazioni fisiche durante un sit: Per quanto possibile tratta le sensazioni fisiche nello stesso modo in cui fai i pensieri; lasciali andare semplicemente e dolcemente tornando alla tua sacra parola. Se una sensazione diventa insopportabile, concediti gentilmente di tornare alla consapevolezza esterna, apportare le modifiche necessarie e tornare al tuo sit.

Pensieri durante il sit: È comune avere pensieri di vario genere durante un sit. Potrebbero coinvolgere i tuoi piani per il giorno, o darti una visione psicologica del tuo comportamento, o essere sulla natura del Divino; potresti trovarti con pensieri piacevoli, o sentimenti arrabbiati, o notare te stesso cercando di creare uno stato d’animo particolare nella tua pratica. Si può anche essere consapevoli di essere ‘beato’. Non importa il tipo o la natura dei pensieri e dei sentimenti, la risposta è la stessa: ritorna dolcemente alla tua parola sacra, che è il simbolo della tua “intenzione di acconsentire alla presenza e all’azione di Dio all’interno” (p. 24), e poi lascia andare. Non analizzare, etichettare o giudicare i tuoi pensieri e sentimenti. Semplicemente, delicatamente, lasciali andare. Ancora e ancora e ancora e…….

Per terminare un sit: A molti piace terminare un sit inchinandosi sul posto, allungando così la schiena. Alcuni potrebbero dire una brevissima preghiera di ringraziamento. È quindi il momento di tornare alla tua routine quotidiana senza soffermarsi sull’esperienza del tuo sit.

*Tutte le citazioni su queste pagine sono di Cynthia Bourgeault, Centrando la preghiera e il risveglio interiore. (Cambridge, MASS: Cowley Press, 2004). È disponibile presso biblioteche, librerie e questo sito web. Grazie a Christopher Page, è disponibile anche una guida allo studio.

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