Francois Rabelais (1494 – 1553)
Francois Rabelais era un monaco e medico francese che scrisse diversi volumi di un enorme romanzo, La vita di Gargantua e Pantagruel, una storia su un gigante e suo figlio. Satirico, divertente e over-the-top, ha influenzato lo stile di scrittori come James Joyce, Lawrence Sterne e quasi ogni scrittore che ha tentato romanzi o opere teatrali contenenti le avventure di personaggi comici, tra cui Shakespeare.
Rabelais fu il primo grande autore di prosa. Sorprende con la “modernità” del suo stile e delle sue preoccupazioni mentre allo stesso tempo scrive all’interno delle tradizioni della letteratura medievale.
Una delle cose che rende Rabelais uno scrittore importante e influente è che, nella sua scrittura vediamo l’evoluzione del pensiero umanista che doveva rendere scrittori come Cervantes e Shakespeare rappresentanti così potenti della letteratura rinascimentale, entrambi in larga misura influenzati da Rabelais. Ci sono pochi scrittori nella storia della letteratura che hanno avuto una tale influenza su scrittori successivi come aveva Rabelais.
Francois Rabelais ritratto
In quattro libri della Vita di Rabelais, Gargantua e Pantagruele’ scopo era quello di intrattenere i suoi lettori istruiti con le follie, overindulgences ed esagerazioni del suo tempo. Cose come i mali di un monachesimo corrotto, il contenzioso profuso di avvocati storti, l’ignoranza e l’inganno di medici avidi, sono i soggetti del lavoro. Rabelais era un frate e in grado di osservare la vita monastica di prima mano; suo padre era stato guidato da avvocati a sprecare il suo denaro su un lungo caso con un vicino per alcuni diritti d’acqua banali e, come un chirurgo se stesso, Rabelais ha visto da vicino quanto sottile fosse la linea tra vero medico e ciarlatano. Il capolavoro di Rabelais, come il Don Chisciotte di Cervantes, è pieno di incidenti divertenti. Inizia in modo spensierato e continua con alcuni eventi di risata di pancia ma, anche come Don Chisciotte, è un lavoro serio – una ricerca della vera vita interiore.
L’influenza duratura di Rabelais non ha nulla a che fare con la sua visione di se stesso come autore. Aveva una visione dei suoi tempi e fu colpito dalle sue assurdità. Era molto un uomo del suo tempo: il suo cuore era molto in modalità medievale, ma con una curiosità irresistibile per il nuovo apprendimento e così con quei due elementi saldamente radicati in lui ha sposato i due nella sua scrittura. Le sue invenzioni assurde e ridicole sono in sostanza medievali, anche se si sta prendendo gioco delle accettazioni medievali. È la miscela di tutto ciò che lo rende un divertente e, soprattutto, un grande e saggio scrittore.
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