Storia di Great American Smokeout
La nascita del Great American Smokeout deriva da un evento del 1970 a Randolph, Massachusetts. Il consigliere di orientamento delle scuole superiori Arthur P. Mullaney ha chiesto alle persone di rinunciare alle sigarette per un giorno e donare i soldi che avrebbero speso per comprare sigarette a un fondo di borse di studio delle scuole superiori. Pochi anni dopo, nel 1974, l’editore di giornali Lynn R. Smith guidò il primo Don’t Smoke Day del Minnesota. I due sforzi hanno preso piede e il 18 novembre 1976, la Divisione californiana dell’American Cancer Society ha convinto 1 milione di persone a smettere di fumare per il giorno. Questo ha segnato la prima fumata ufficiale prima che l’American Cancer Society ha preso a livello nazionale nel 1977. Di conseguenza, c’è stato un drastico cambiamento nella visione pubblica della pubblicità e dell’uso del tabacco. Molti stabilimenti pubblici e luoghi di lavoro sono ora senza fumo per proteggere i non fumatori e sostenere le persone che cercano di smettere.
Ogni anno il Great American Smokeout richiama l’attenzione sulla prevenzione delle morti e delle malattie croniche causate dal fumo. Dalla fine degli anni 1980 agli anni 1990, molti governi statali e locali hanno aumentato le tasse sulle sigarette, promozioni limitate, scoraggiato l’uso di sigarette adolescenti e intrapreso ulteriori azioni per contrastare il fumo. Gli stati con forti leggi sul controllo del tabacco hanno visto una diminuzione del 42% del fumo negli adulti.
Sebbene i tassi di fumo siano diminuiti, quasi 38 milioni di americani fumano ancora tabacco e circa la metà di tutti i fumatori incontrerà decessi correlati al fumo. Ogni anno, più di 480.000 persone negli Stati Uniti muoiono per una malattia legata al fumo, il che significa che il fumo causa 1 su 5 decessi solo negli Stati Uniti.