La retroversione acetabolare

La retroversione acetabolare denota un’anormale angolazione posteriore del bordo acetabolare superolaterale, con conseguente eccessiva copertura della testa femorale e metafisi lungo il bordo anteriore 1,2.

Articolo:

  • Epidemiologia
  • Patologia
  • Caratteristiche radiografiche
  • Trattamento e prognosi

Immagini:

  • Casi e cifre

Epidemiologia

La retroversione acetabolare è un’anomalia comune che colpisce dal 5 al 20% della popolazione generale. Si verifica nel 16-25% dei fianchi displastici e colpisce il 31-49% dei pazienti con malattia di Legg-Calvé-Perthes e il 36-76% di quelli con diagnosi di epifisi femorale scivolata 2.

Patologia

La condizione è più spesso causata da una prominenza anormale della parte anterosuperior del bordo acetabolare, piuttosto che da un bordo posterosuperior superficiale, che comporta un parziale sovracopertura della testa femorale. La retroversione acetabolare è una forma di morfologia a tenaglia e predispone all’impingement femoroacetabolare. È anche un fattore di rischio per l’osteoartrosi precoce dell’anca, poiché l’area diminuita e lo scarso orientamento della parete acetabolare posteriore provocano la formazione di zone di stress con maggiore usura e distribuzione del carico disomogenea su tutta la superficie articolare 1,2.

Principali forme di retroversione acetabolare:

  • sviluppo (vedi: displasia acetabolare)
  • acquisita (vedi: os acetaboli)

Caratteristiche radiografiche

Una corretta valutazione della configurazione acetabolare richiede radiografie AP perfettamente centrate del bacino, che dovrebbe essere il primo test diagnostico per immagini per valutare la retroversione acetabolare.

Segni di retroversione acetabolare:

  • crossover segno (anterosuperior rim apparentemente si estende lateralmente al posterosuperior rim)
  • ischiatiche colonna vertebrale segno (spina ischiatica progetti, medialmente alla pelvico)
  • parete posteriore del segno (la carenza di posterosuperior muro)

le misure Quantitative di orientamento acetabolare e la copertura (su radiografie):

  • laterale del centro-bordo ad angolo (Wiberg angolo): formata da una linea verticale e una linea tra il centro della testa del femore e il margine laterale dell’acetabolo. Un angolo < 20 ° indica displasia, mentre > 30-40° segnala la sovracopertura acetabolare.
  • indice acetabolare (angolo di Tönnis): formato da una linea orizzontale e una linea tra il punto più mediale e inferiore della zona sclerotica acetabolare al margine laterale della cupola acetabolare. Un angolo >13 ° indica la displasia dell’anca, mentre valori vicini o inferiori a 0° sono causati da sovracoverage acetabolare.
  • angolo alfa (angolo Notzli): formata dall’asse del collo femorale e una linea tra il centro della testa femorale fino al punto in cui perde la sua sfericità. Idealmente, è misurato sulla vista Dunn. Un angolo > 55° indica una morfologia camma.
  • angolo del bordo centrale anteriore (angolo di Lequesne): può essere misurato solo sulla vista del falso profilo dell’anca, dove è formato da una linea verticale e una linea che collega il centro della testa femorale al punto più anteriore del bordo acetabolare. Un angolo > 20 ° indica la sovracopertura anteriore.

La versione acetabolare può essere misurata con precisione su CT/MRI nel piano assiale, dove è formata da una linea perpendicolare all’asse orizzontale del bacino e da una linea che collega i punti più anteriori e posteriori del margine acetabolare. Normalmente varia tra 12 e 20° 1,2.

Trattamento e prognosi

L’obiettivo principale del trattamento è prevenire le sequele degenerative mediante correzione precoce dell’integrità biomeccanica dell’articolazione. È principalmente chirurgico: periacetabular osteotomy or acetabular rim reconstruction (osteochondroplasty) are the most commonly performed surgical interventions 1,2.

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