Insetto-robot ispirato con i potenziali utilizzi di impollinazione delle colture, di ricerca e di missioni di soccorso, di sorveglianza, ad alta risoluzione, meteo, clima, e per il monitoraggio ambientale
Ispirato alla biologia dell’ape, i ricercatori del Wyss Institute sono in via di sviluppo RoboBees, artificiali sistemi che potrebbero svolgere una miriade di ruoli in agricoltura o di soccorso. Un RoboBee misura circa la metà delle dimensioni di una graffetta, pesa meno di un decimo di grammo e vola usando “muscoli artificiali” compromessi su materiali che si contraggono quando viene applicata una tensione. Ulteriori modifiche consentono ad alcuni modelli di RoboBee di passare dal nuoto subacqueo al volo, oltre a “posarsi” su superfici che utilizzano elettricità statica.
Il masterminding del RoboBee è stato motivato dall’idea di sviluppare veicoli micro-aerei autonomi in grado di volo autonomo e auto-diretto e di ottenere un comportamento coordinato in grandi gruppi. A tal fine, lo sviluppo di RoboBee è ampiamente diviso in tre componenti principali: il corpo, il cervello e la colonia. Lo sviluppo del corpo consiste nella costruzione di insetti robotici in grado di volare da soli con l’aiuto di una fonte di energia compatta e perfettamente integrata; lo sviluppo del cervello riguarda sensori “intelligenti” ed elettronica di controllo che imitano gli occhi e le antenne di un’ape e possono percepire e rispondere dinamicamente all’ambiente; l’obiettivo della Colonia è coordinare il comportamento di molti robot indipendenti in modo che agiscano come un’unità efficace.
Per costruire RoboBees, i ricercatori del Wyss Institute hanno sviluppato metodi di produzione innovativi, le cosiddette tecnologie microelettromeccaniche pop-Up (MEMs) (vedi anche la pagina della tecnologia MEMS pop-Up) che hanno già notevolmente ampliato i confini dell’attuale progettazione e ingegneria robotica.
Tutte le aree per l’uso di RoboBees sono disponibili per la licenza.