‘Land of Ibeji’ è un progetto fotografico collaborativo sulla mitologia del gemellaggio in Nigeria “Ibeji” che significa “doppia nascita” e “i due inseparabili” in Yoruba sta per l’armonia finale tra due persone, il tasso di nascite gemellari in Africa occidentale è circa quattro volte superiore rispetto al resto del mondo. Il centro di questa zona gemella è Igbo-Ora, una sonnolenta città sud-occidentale in Nigeria. Attraverso una narrazione visiva e un linguaggio estetico che ha lo scopo di riflettere e potenziare la cultura Yoruba, che celebra i gemelli, i due fotografi estendere il proprio sguardo oltre l’apparenza – con simmetria e somiglianza come strumenti per aprire gli occhi ai due come una figura mitologica e una potente metafora: per la dualità all’interno di un essere umano e la dualità di cui abbiamo esperienza del mondo che ci circonda.
Le comunità hanno sviluppato pratiche culturali in risposta a questo alto tasso di natalità gemellare che variano dalla venerazione alla demonizzazione. In alcune zone, santuari sono costruiti per adorare lo spirito del gemello e celebrazioni si svolgono in loro onore. In altri, i gemelli sono diffamati e perseguitati per il loro ruolo percepito nel portare sfortuna in particolare alle comunità rurali. Nelle credenze Yoruba ogni essere umano ha una controparte spirituale, un doppio spirito non ancora nato. Nel caso dei gemelli il doppio spirituale è nato sulla terra. L’attrito, tra le comunità che celebrano i gemelli e li respingono, sta nella percezione del gemello come uno spirito estremamente potente. Alcuni lo vedono come una minaccia e come qualcosa che non può rimanere sulla terra e deve essere rimandato nei cieli dove risiede normalmente.
Per evidenziare il “magico” e il “soprannaturale”, per visualizzare ciò che non può essere visto; 2 filtri di colore sono stati utilizzati in alcune immagini, amplificando la dualità di due fotografi, due individui, due identità; due percezioni colorate in modo diverso. Colori che simboleggiano credenze contraddittorie: viola per lo spirituale e celeste e rosso per il terreno, pericolo. Strati di ritrattistica, doppia esposizione, paesaggio e natura morta si fondono come narrazione visiva che traduce la mitologia di twin hood. I fotografi utilizzano vari generi con la dualità come tema chiave: la metafora e il letterale, il visibile e l’invisibile, il materiale e lo spirituale.