Il linguaggio Ableist è un linguaggio offensivo per le persone con disabilità. Può anche riferirsi a un linguaggio dispregiativo, abusivo o negativo sulla disabilità. L’ableismo è l’esclusione sistemica e l’oppressione delle persone con disabilità, spesso espressa e rafforzata attraverso il linguaggio.
Mentre alcune parole sono inoffensive in determinati contesti (ad esempio, è opportuno chiamare alcuni rivestimenti per finestre “ciechi”, ma la parola “cieco” diventerebbe dispregiativa se si dicesse “il Primo Ministro seguiva ciecamente i consigli”), alcune parole sono offensive in qualsiasi contesto e dovrebbero sempre essere evitate.
Molte parole dispregiative per le persone con disabilità – come “ritardato”, “idiota” e “idiota” – iniziarono come definizioni mediche utilizzate per classificare le persone con disabilità come esseri umani minori. Questi termini, un tempo prominenti nei libri di medicina e usati nelle riviste scientifiche, sono stati usati in un periodo di eugenetica diffusa delle persone con disabilità, come la sterilizzazione forzata e l’istituzionalizzazione. Le origini cliniche di un termine non significano che sia OK da usare. Questi termini sono forti insulti contro le persone con disabilità, sono molto offensivi e non dovrebbero mai essere usati.
Il significato di una parola non può essere cancellato con buone intenzioni.
Le persone potrebbero non voler essere offensive quando inconsapevolmente usano un termine ableista, ma feriranno comunque le persone. Il linguaggio ableista danneggia le persone con disabilità e l’uso di questi termini dimostra che le persone con disabilità non sono valutate. Ogni sforzo dovrebbe essere preso per evitare l’uso del linguaggio ableist e se è usato per errore, dovrebbe essere corretto e le scuse fatte.
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